Chiamato anche autovelox “invisibile”, lo Scout Speed è un dispositivo utilizzato anche per il controllo elettronico della velocità, che viene installato all’interno delle auto in dotazione alle forze dell’ordine, anziché sulla strada.
Come gli altri autovelox, lo Scout Speed fotografa le autovetture che viaggiano oltre il limite di velocità consentito.
Non è richiesto segnale di preavviso gli utenti della strada, secondo quanto stabilito dai Decreti Ministeriali nn. 139/2007 e 282/2017.
Tuttavia, di recente, il tribunale di Belluno, con sentenza n. 535/2017, ha stabilito che in mancanza del cartello di preavviso della presenza dello Scout Speed, la sanzione per eccesso di velocità è annullabile, alla luce di quanto stabilito dall’Art. 142 del Codice della Strada, in base al quale gli agenti possono non fermare il conducente e notificare la multa soltanto se l’autovelox è ben segnalato, recita infatti la norma: “ le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice”
Ebbene, per il Giudice del Tribunale di Belluno, l’art. 142 C.d.S., in quanto norma primaria, prevale sui Decreti Ministeriali, che sono norme cd. Secondarie e non possono modificare quando stabilito dalla legge e quindi anche dal codice. Pertanto, le sanzioni per eccesso di velocità comminate in base ai rilievi effettuati a mezzo Speed Scout, sono valide soltanto se la presenza del detto dispositivo era debitamente segnalata, altrimenti la multa è annullabile.
