La responsabilità non è del chirurgo ma dell’ematologo nel caso in cui un paziente abbia contratto l’epatite C in seguito ad una trasfusione di sangue infetto.
E quanto affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 25764/2019: soltanto l’ematologo responsabile del centro trasfusionale può essere chiamato a rispondere dei danni subiti dai pazienti a seguito delle trasfusioni perché i controlli sulle sacche di sangue sono di esclusiva competenza del servizio ematologico dell’ospedale.
Pertanto il responsabile del reparto ematologico sarà chiamato a rispondere della mancata esecuzione dei controlli o della mancata indicazione sulla sacca delle indicazioni previste dalla legge, avendo il compito di acquisire in via preventiva la disponibilità del sangue che potrebbe essere necessario nel corso di un intervento (in base ai protocolli vigenti nella struttura sanitaria), indicare sulla cartella clinica gli elementi necessari per individuare se c’è stata trasfusione verificare la compatibilità dei gruppi sanguigni del donatore e del paziente, riportare sulla cartella clinica gli elementi identificativi di tutte le sacche di sangue che sono state somministrate.