Dal 24 Luglio 2017 l’attuazione graduale del D.Lgs. n. 98/2017, pubblicato in G.U. il 24 Giugno 2017, che culminerà il 1° luglio 2018.
Si era già parlato del progetto di semplificazione riguardante i documenti automobilistici che aveva l’obiettivo di accorpare in un unico atto i documenti di proprietà e circolazione dei veicoli.
Ebbene, il decreto è arrivato e prevede l’adozione del “DOCUMENTO UNICO” su cui andranno annotate tutte le informazioni relative al veicolo: dati tecnici, dati relativi al proprietario, situazione giuridico-patrimoniale del mezzo (cessazione della circolazione per demolizione, esportazione all’estero, annotazione di eventuali privilegi o ipoteche, fermo amministrativo…).
Per il rilascio di tale documento, il proprietario del mezzo dovrà presentare apposita istanza all’Ufficio motorizzazione civile o per via telematica allo Sportello telematico automobilistico.
L’attuazione è iniziata ed è prevista per gradi:
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24 Luglio 2017: da tale dara la Vigilanza sull’ACI è esercitata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e, solo per l’attività del P.R.A., dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
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22 Settembre 2017: Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, entro tale data, dovrà emanare due decreti attuativi: uno per definire la forma ed il contenuto del modello unificato, sentito l’A.C.I., necessario per l’istanza di rilascio del documento unico; un altro per le modalità di annotazione dei dati (proprietà e disponibilità del veicolo e vicende quali il fermo amministrativo…).
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21 Dicembre 2017: dovranno essere emanati i D.P.R. per coordinare il D.Lgs. 98/2017 con i provvedimenti preesistenti.
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30 Aprile 2018:il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà emanare un decreto, di concerto con i Ministeri dell’Economia e della Giustizia, per determinare la tariffa unica da corrispondere per il rilascio e l’aggiornamento del documento unico.
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1 Lulgio 2018: OBBLIGO del documento unico per chi da quella data acquista un nuovo veicolo, mentre restano validi i documenti dei mezzi già in circolazione fino all’aggiornamento ed introduzione di nuove modalità di radiazione dal P.R.A. (ad esempio il mancato pagamento del bollo per tre anni consecutivi).
I termini sono ordinatori e pertanto solo indicativi, tranne quello della scadenza del 30 Aprile 2018.