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FIGLI UBRIACONI: CONFISCA DELL’AUTO AI GENITORI

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SE I GENITORI PRESTANO LA LORO AUTOVETTURA AL FIGLIO, BEN SAPENDO CHE BEVE ALCOLICI, POSSONO SUBIRE LA CONFISCA DEL MEZZO SE IL FIGLIO UBRIACO PROVOCHI UN INCIDENTE.

La conferma arriva dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 33231/2019

IL CASO: un ragazzo, messosi alla guida dell’automobile della madre in stato di ebbrezza, provocava un incidente; nello specifico andava a collidere con un’autovettura in sosta. Il ragazzo veniva condannato dal Tribunale a un anno e un mese di arresto e 3.500,00 euro di ammenda, revoca della patente di guida e confisca dell’autovettura, per il reato previsto dall’art. 186, comma 2, lett. c), e comma 2-bis, del Codice della Strada, per avere guidato in stato di ebbrezza alcolica, con tasso alcolemico di 2,82 grammi / litro e provocato un sinistro con una vettura in sosta.

La condanna veniva ribadita dalla Corte d’Appello, pertanto il ragazzo ricorreva in Cassazione. Tra i motivi del ricorso, la confisca dell’autovettura di proprietà della madre, del tutto estranea al reato. Gli altri due motivi del ricorso riguardavano il malfunzionamento dell’alcoltest e la presunta inattendibilità delle risultanze.

LA DECISIONE: gli Ermellini hanno rigettato il ricorso, confermando la confisca dell’autovettura alla madre, per aver prestato l’autovettura al figlio, pur conoscendo i suoi problemi di alcolismo.

La Suprema Corte, in particolare, ha ritenuto infondati i primi due motivi relativi al mal funzionamento del macchinario per l’alcoltest con contestazione delle risultanze e, quanto alla confisca dell’autovettura della madre, ha affermato: “…in tema di confisca, la formale titolarità di un bene in capo ad un soggetto estraneo al reato non è sufficiente ad escludere la confisca stessa e a tutelare l’intangibilità del diritto del proprietario, se costui abbia tenuto atteggiamenti negligenti che abbiano favorito l’uso indebito del bene. Corretta appare, pertanto, la motivazione della sentenza impugnata, avendo ritenuto che la madre del prevenuto, proprietaria del veicolo, non potesse dirsi estranea al reato, in quanto era certamente a conoscenza del fatto che il figlio fosse alcolizzato, tanto che, a dire del fratello, secondo quanto riferiscono i Giudici di merito, aveva causato alla famiglia tanti problemi, essendo pertanto evidente la totale imprudenza della D.P. nell’affidare al prevenuto l’auto senza che sussistessero ragioni di necessità”.

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