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NO AL RISARCIMENTO PER INCIDENTE CON MEZZO NON IDENTIFICATO

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È un giudice di Pace, quello di Rodi Garganico, a negare il risarcimento al danneggiato per non avere sporto denuncia-querela, anche se aveva fornito le prove che il sinistro era stato provocato da un’auto pirata il cui conducente era poi fuggito senza fermarsi a prestare soccorso.

IL CASO: un uomo restava vittima di un sinistro stradale causato da un veicolo che aveva invaso la corsia ed era poi fuggito, rimanendo non identificato. Il danneggiato agiva in giudizio e conveniva la Compagnia assicurativa designata quale Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.

Nel corso del giudizio la prova testimoniale confermava la versione dei fatti fornita dal danneggiato.

LA DECISIONE: il giudice di pace di Rodi Garganico rigettava la domanda, con sentenza depositata il 31 maggio 2023, per mancanza di prova in merito alla dinamica del sinistro.

A parere del giudice, i testi escussi non avrebbero riferito la direzione dell’eventuale impatto né la manovra che l’attore avrebbe eseguito. Eppure i testi avevano affermato chiaramente che il veicolo non identificato aveva invaso la corsia di marcia opposta, ritrovandosi frontalmente al motociclo condotto dall’attore danneggiato ed inoltre che, avendo il motociclista sterzato per evitare l’impatto frontale, non c’era stato alcun urto.

Sempre secondo il giudice di pace il motociclista non avrebbe voluto chiamare le forze dell’ordine né avrebbe voluto sporgere querela., mentre si configurerebbe l’obbligo di presentazione di denuncia-querela nel caso di sinistro provocato da veicolo non identificato, contrariamente a quanto ritenuto dalla Corte di Cassazione. Sarebbe anche assolutamente necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Come stanno realmente le cose?

Nei casi di sinistri causati da auto pirata, per ottenere il ristoro dei danni da parte del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, non è obbligatorio né presentare una denuncia-querela né chiamare le forze dell’ordine, quantomeno per sinistri con lesioni micro-permanenti

Sarà la Corte d’Appello a pronunciarsi facendo chiarezza sulla vicenda.

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