Scroll Top
Via Monte Conero, 61 | 63074 San Benedetto del Tronto AP

Obbligo di visita del medico a domicilio

 

OBBLIGO DI VISITA A DOMICILIO

 

 

Il medico di guardia che rifiuta la visita domiciliare commette reato di omissione di atti d’ufficio.

 

La Corte di Cassazione si è trovata recentemente a valutare una sentenza di condanna nei confronti di un medico che si era rifiutato di recarsi a visitare una paziente in età avanzata, impossibilitata a muoversi e con gravi difficoltà respiratorie.

IL CASO: il figlio di una donna anziana, impossibilitata a muoversi ed affetta da   gravi problemi respiratori, contattava il 118. L’operatore che rispondeva assegnava alla segnalazione codice bianco, pertanto il  medico di guardia riteneva di non doversi recare a visitare la donna e veniva condannato per omissione di atti d’ufficio.

In sede di appello il medico si difendeva adducendo appunto che, al momento della chiamata al 118, al caso era stato assegnato codice bianco ed inoltre che non sussisterebbe in capo ai sanitari l’obbligo di visitare i pazienti a domicilio, trattandosi di decisione che rientra nell’ambito di discrezionalità del medico.

 

LA DECISIONE: la Suprema Corte ha ritenuto inammissibile il ricorso (Sent. N.44057/22) https://www.cortedicassazione.it/corte-di-cassazione/ affermando che, se da una lato è vero che la visita domiciliare rientra nell’ambito della discrezionalità del medico, dall’altro lato è altrettanto vero che il medico deve valutare caso per caso l’opportunità di recarsi a visitare a domicilio il paziente.

 

Nel caso de quo, considerati vari fattori: l’età della paziente, le difficoltà respiratorie, l’impossibilità a muoversi, la visita domiciliare era da ritenersi indispensabile, a parere degli Ermellini, che hanno ritenuto evidente l’urgenza, mentre hanno considerato irrilevante sia la circostanza che alla paziente fosse stato assegnato codice bianco da parte dell’operatore del 118, sia l’assenza di urgenza confermata da un altro sanitario che invece aveva effettuato la visita, prescrivendo alla paziente una terapia.

 

Per la Corte l’urgenza della visita domiciliare era evidente già al momento della chiamata del figlio della paziente al 118.

Privacy Preferences
Quando visiti il ​​nostro sito Web, è possibile che vengano memorizzate informazioni tramite il tuo browser da servizi specifici, solitamente sotto forma di cookie. Qui puoi modificare le tue preferenze sulla privacy. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie può influire sulla tua esperienza sul nostro sito Web e sui servizi che offriamo.