Il paziente può subire un danno alla salute dovuto all’AGGRAVAMENTO della patologia o lesione preesistente, causato da un errore commesso colposamente dai sanitari.
In questo caso si parla di DANNO IATROGENO DIFFERENZIALE.
Presupposto necessario perché possa configurarsi tale tipologia di danno, è la presenza di una lesione o malattia originaria.
Come si calcola il danno differenziale?
Il danno differenziale è costituito dalla DIFFERENZA TRA L’INVALIDITÀ RESIDUATA AL PAZIENTE A CAUSA DELLA CONDOTTA COLPOSA DEL MEDICO E QUELLA CHE GLI SAREBBE COMUNQUE RESIDUATA A CAUSA DELLA LESIONE O MALATTIA, SE IL SANITARIO AVESSE AGITO CORRETTAMENTE.
Infatti, per la quantificazione del danno differenziale, occorre considerare che alcuni effetti si sarebbero comunque verificati in virtù della lesione o malattia preesistente, sui quali quindi la condotta colposa del medico non ha inciso.