SE IL RINVIO È DI POCHI GIORNI NON C’È COLPA DEI SANITARI
Non costituisce danno il rinvio di pochi giorni di una prestazione sanitaria prenotata.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione nell’ ordinanza n. 24514/2019
IL CASO: agiva in giudizio contro la struttura sanitaria, per ottenere il risarcimento del danno, un uomo che, dovendo effettuare un ciclo di chemioterapia in Ospedale, a causa della carenza di personale sanitario, non poteva effettuare la terapia, ma doveva tornare in Ospedale a distanza di qualche giorno. I giudici del merito hanno affermato l’assenza dei presupposti per ottenere il risarcimento dei danni. Il paziente ricorreva per Cassazione.
LA DECISIONE: La Suprema Corte ha respinto il ricorso, affermando la correttezza di quanto accertato e dichiarato dai giudici del merito e confermando l’assenza, nel caso sottoposto al suo esame, di elementi tali da costituire colpa medica. Gli Ermellini hanno inoltre precisato che la ASL non era tenuta a fornire prova dell’assenza di colpa in virtù dell’assenza di un danno risarcibile, per ci è inutile indagare sulla sussistenza o meno di una presunta condotta colposa dei medici.