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SCATOLA NERA SI’ O NO?

scatola

È in atto una vera e propria “bagarre” tra Parlamento e Compagnie assicurative riguardo alla scatola nera sugli automezzi: un dispositivo collegato ai satelliti tramite GPS che, se montato sugli autoveicoli, dovrebbe permettere di comprendere meglio le dinamiche di eventuali incidenti, permettendo una più veloce ed efficace risoluzione delle controversie.

Ad oggi è possibile ma non obbligatorio dotare il proprio automezzo del dispositivo anche perché non tutte le Compagnie di Assicurazioni le propongono ai propri clienti.

La Commissione Industria del Senato ha appena approvato un emendamento al ddl Concorrenza, nel capitolo che riguarda le assicurazioni rc auto,con il quale conferisce la delega al governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi al fine di stabilire la progressiva estensione dell’utilizzo dei dispositivi elettronici, con priorità sui veicoli che svolgono un servizio pubblico o che beneficiano di incentivi pubblici e, successivamente, sui veicoli privati adibiti al trasporto di persone o cose, entro i prossimi 12 mesi.

Se il Parlamento approverà gli emendamenti, dunque, la  scatola nera dovràobbligatoriamente equipaggiare tutti i veicoli in circolazione, cominciando da quelli pubblici, per poi estendersi progressivamente a quelli privati, con correlativo obbligo da parte delle Compagnie assicuratrici di applicare sconti.

Ma l’installazione della scatola nera sugli automezzo costituirà davvero un vantaggio per gli automobilisti?

Sebbene da un lato la scatola nera appaia un valido alleato delle  Compagnie assicurative al fine di eliminare o quanto meno ridurre le frodi, nonché un vantaggio per gli automobilisti “virtuosi” che vengono certamente attratti dalla prospettiva di ottenere uno sconto sulla propria polizza Rca (intorno al 10%), tuttavia i costi per gli utenti non sono poi così vantaggiosi.

Attualmente infatti le Compagnie assicuratrici si fanno carico delle spese per l’installazione, concedendo al cliente la scatola nera in comodato d’uso gratuito, mentre i costi del canone annuale di abbonamento e quelli di disinstallazione dell’apparecchio in caso di cambio dell’automezzo, sono ad esclusivo carico del cliente.

La “lotta” sugli emendamenti potrebbe modificare la situazione attuale e:

  • quanto agli sconti sulle polizze: le Compagnie potrebbero essere costrette a rispettare le indicazioni precise sui possibili ribassi fornite dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni), di conseguenza il vantaggio economico, in termini di risparmio sul costo della polizza Rca, potrebbe anche essere diminuito rispetto all’attuale 10%.
  • quanto ai costi del dispositivo: fermo restando il comodato d’uso gratuito per i clienti sottoscrittori di polizze Rca con scatola nera, le Compagnie potrebbero doversi accollare tutti i costi di installazione, disinstallazione, abbonamento annuale, spese di manutenzione, sostituzione e portabilità della scatola nera.

Si tratta comunque di una situazione non ben delineata in quanto, a tutt’oggi, ancora in discussione, sui cui reali vantaggi è bene che l’automobilista rifletta consapevolmente!

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