La Guardia medica presta servizio quando i medici di base non sono reperibili, per garantire continuità assistenziale. Ma ha un vero e proprio obbligo di visitare i pazienti domicilio?
I medici di guardia suppliscono alla impossibilità di contattare il proprio medico in orario notturno oppure nei giorni prefestivi e festivi. Ma fino a che punto questi medici hanno l’obbligo di recarsi a visitare i pazienti che lo richiedono?
Il loro compito non si limita alle visite ambulatoriali, ma si estende anche a quelle domiciliari, in caso di urgenza.
La visita domiciliare costituisce un vero e proprio obbligo per il medico di guardia, come confermato anche dalla Corte di Cassazione, secondo cui: “sussiste il reato di omissione di atti d’ufficio nell’ipotesi in cui un sanitario addetto al servizio di guardia medica non aderisca alla richiesta di intervento domiciliare urgente, limitandosi a suggerire al paziente l’opportunità di richiedere l’intervento del “118” per il trasporto in ospedale, dimostrando così di essersi reso conto che la situazione denunciata richiedeva il tempestivo intervento di un sanitario.” (Così Cass.n.8377/2020).
In ogni caso l’obbligo di visitare il paziente al domicilio, dipende dalla gravità della situazione prospettata telefonicamente, e quindi la scelta è sostanzialmente demandata alla valutazione del sintomi e/o altri tipi di informazioni riferiti dal paziente o da un suo famigliare che contatta la Guardia medica.