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AGGRESSIONE CANE SENZA GUINZAGLIO RESPONSABILE IL PROPRIETARIO ANCHE SE IL CANE È DI PICCOLA TAGLIA

canepiccolo

Se un cane che circola liberamente senza guinzaglio e/o museruola aggredisce una persona, il proprietario risponde dei danni, anche se si tratta di cane di piccola taglia.

Tutti i cani, infatti, a prescindere dalle dimensioni, devono essere condotti al guinzaglio o almeno indossare la museruola, considerato che anche i cani piccoli possono provocare danni.

È quanto affermato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 21772/2019 che ha confermato la responsabilità della padrona di un meticcio che circolava senza guinzaglio né museruola, per i danni provocati ad un uomo, successivamente deceduto.

IL CASO: un cagnolino meticcio passeggiava insieme alla sua padrona, libero, senza guinzaglio, quando si imbatteva in un cane di taglia grande, portato al guinzaglio dal suo padrone che passeggiava con la propria moglie. Tra i due cani iniziava una zuffa e l’uomo, nel cercare di separarli, cadeva a terra battendo la testa mentre il meticcio si avventava su sua moglie azzannandola alla caviglia. L’uomo decedeva dopo pochi giorni in ospedale. Gli eredi e la moglie anche in proprio, agivano in giudizio per il risarcimento dei danni ma i giudici del merito rigettavano la domanda ritenendo non dimostrato il nesso di causalità o di concausa, tra la caduta dell’uomo ed il comportamento del meticcio, affermando che il decesso dell’uomo era solo occasionato dalla zuffa canina e non causato da essa. Veniva pertanto proposto ricorso per Cassazione da parte degli eredi del danneggiato.

LA DECISIONE: la Suprema Corte ha accolto il ricorso, riconoscendo il nesso di causalità tra il comportamento del meticcio ed il decesso del danneggiato e chiarendo che, nel caso di specie, senza dubbio la zuffa canina era stata provocata dal meticcio che, in quanto senza guinzaglio, era fuori dal controllo della padrona ed aveva potuto dirigersi in maniera incontrollata verso l’altro cane, tenuto invece al guinzaglio e quindi sotto il potere di controllo del suo padrone.

L’evento dannoso della morte dell’uomo si era poi verificato quando il meticcio aveva addentato la caviglia della moglie. Il comportamento della vittima e quello del suo cane sono stati determinati dai comportamenti del meticcio e trovano in esso giustificazione causale.

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